Il SAESE interroga il Mediatore Europeo in merito alla Stabilizzazione dei precari

Il SAESE inviava una nota di contestazione al Mediatore Europeo in data 27/08/2013, nella quale chiedeva un riesame della decisone del 19 agosto 2013 sulla sopra menzionata denuncia, e alle successive comunicazioni inviate rispettivamente in data 4 settembre 2013, 19 e 25 novembre 2013 e 16 dicembre 2013. Esse riguardavano una presunta errata interpretazione da parte della Commissione della Direttiva 1999/70/CE relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato.

Il Mediatore Europeo nota che, nella lettera che il SAESE riceve il 28 agosto 2013, la Commissione ha comunicato che le osservazioni del sindacato sono state inserite nel fascicolo della procedura d’infrazione contro l’Italia, concernente l’efficacia delle misure alternative atte a prevenire o sanzionare il ricorso abusivo a contratti a tempo determinato consecutivi contratti con il personale delle scuole pubbliche. Il Mediatore Europeo nota, inoltre, che la Commissione sembra seguire attivamente il caso e che, a novembre 2013 nell’ambito della suddetta procedura d’infrazione, ha emanato un parere motivato indirizzato al Governo italiano.

Alla luce di queste considerazioni la scrivente OS ha l’ambizione di riuscire ad ottenere, senza automatismi, la stabilizzazione del personale ATA/Docente che hanno un contratto a tempo determinato da almeno tre anni. Secondo l’Ue la stabilizzazione riguarda anche i docenti non abilitati, grazie al materiale che il SAESE ha inviato a Bruxelles il 16/07/2013.